Elettrosmog

Il fenomeno di inquinamento elettromagnetico o elettrosmog è un argomento di cui ormai tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta e ci sono tanti argomenti.
Per la definizione corretta vi inoltriamo direttamente il sito del Ministero dell' Ambiente italiano.

Senza entrare nel merito del dibattito, negli ultimi anni in seguito allo sviluppo tecnologico, sicuramente il corpo umano è molto più esposto a queste onde emesse dalle apparecchiature elettriche che fanno parte della nostra quotidianità.
In passato eravamo esposti solamente dalle sorgenti naturali come le cariche elettriche di un temporale, invece oggi le sorgenti artificiali come elettrodomestici, computer, fino ad arrivare agli impianti radiotelevisivi e di telefonica cellulare e gli smartphone.

I campi elettromagnetici sono caratterizzate in base alla frequenza, intensità e lunghezza d'onda. Più ci allontaniamo dalla sorgente e più diminuisce lìintensità.
Per la frequenza invece dobbiamo catalogarle in base alle oscillazioni e vengono misurate in Hertz.

Parliamo di campi a bassa frequenza, generati da apparecchi che funzionano con elettricità, fino agli schermi del computer. 
Quando invece superiamo i 10MegaHertz (fino a 300 GigaHertz) entriamo nei campi ad alta frequenza, che sono generati ad esempio da radio, televisioni, micoonde e i nostri telefoni cellulari.

Per cercare di prevenire potenziali problematiche alla salute, sicuramente bisogna evitare di esporsi alle onde a radiofrequenza, ossia quelle ad alta frequenza e magari adottare alcuni comportamenti di prevenzione su alcuni strumenti.

Per il telefono cellulare ad esempio, tenerlo il più possibille lontano dalla testa e usare magari il vivavoce, riporlo in borsa e non in tasca, e cercare dove possibile di non usarlo in auto o di spostarsi continuamente durante la telefonata perché ovviamente ogni volta che il segnale cerca di agganciarsi a un nuovo ripetitore è al massimo della frequenza.

Oltre a queste pratiche di uso comune e di prevenzione, noi abbiamo realizzato un prodotto che aiuta a schermare queste onde, specialmente nel momento in cui il nostro corpo è più vulnerabile, ossia quando dormiamo.



Il nostro Copribiostatic in FIR e Lana Merinos oltre ai benefici sulla salute di questi due elementi, presenta al prorpio interno un vantaggio enorme anche per proteggere il nostro corpo dall'elettrosmog.
Nella parte interna presenta un reticolato composto da carbonio - argento e rame. Abbiamo dei piccoli fili di rame intrecciati, collegati ed avvolti da spire di fili di carbonio.
In questo modo quando la stuoia è investita da radiazioni elettromagnetiche, i fili di rame vengono percorsi da microcorrenti indotte, e generando un controcampo, va a schermare parzialmente attenuando il campo incidente.

La stuoia in questo modo lascia passare le onde a frequenza minore, mentre agisce da schermo selettivo contro le componenti a frequenza più alta.
Ovviamente lo stesso principio protettivo lo troviamo anche all'interno della nostra coperta e della nostra federe, per proteggere il più possibile il nostro cervello.