Il russamento consiste in un fastidioso rumore rauco e sordo prodotto a livello di naso e gola durante il sonno.
Si tratta di un fenomeno piuttosto comune che tende ad aumentare con l’invecchiamento e che affligge circa il 57% degli uomini e il 43% delle donne.
Sia per quanto riguarda gli aspetti quantitativi (intensità) che per quelli qualitativi (tipo e durata), il russamento si mostra estremamente soggettivo e può inoltre variare nella stessa persona a seconda del suo stato di salute, del tipo di pasto consumato e delle condizioni della sua sfera psicoemotiva.
Questi problemi, che affliggono non soltanto la persona che russa, ma anche chi dorme accanto a lei, possono interferire anche con la respirazione che risulta evidentemente danneggiata durante le ore notturne.
Come conseguenza si può innescare una carenza di ossigeno al cervello responsabile dei risvegli improvvisi tipici del russatore.
Chi è affetto da questo disturbo non riesce mai a riposarsi in maniera efficace e al suo risveglio presenta sonnolenza, intontimento e spesso incapacità di concentrazione.
I disagi derivanti da tale situazione condizionano notevolmente la qualità di vita, anche di chi condivide la stessa stanza, confermandosi quindi fattori predisponenti a numerosi disturbi psicologici.
Il fatto che russare è un’azione che avviene soltanto durante il sonno, suggerisce che sia collegata al rilassamento muscolare che si verifica durante la notte, infatti tale condizione contribuisce a diminuire la rigidità del tessuto palatino rendendolo più soggetto alle vibrazioni, che sono poi la causa del problema.
Cause del russare
La causa principale è relativa alla quantità di aria che passa attraverso la gola durante gli atti respiratori nel sonno.
Quando si creano dei vortici anomali di questo fluido gassoso le membrane del palato molle vibrano in maniera eccessiva provocando delle onde sonore responsabili del russare.
Molto spesso si instaura anche un’apnea ostruttiva derivante dall’anomala vibrazione delle parti molli della gola.
Le persone che soffrono contemporaneamente di questi due disturbi non riescono mai a dormire continuativamente per una notte intera, ma interrompono il sonno circa ogni una o due ore.
Inoltre tendono a trattenere il respiro avvertendo frequentemente una sensazione di soffocamento.
Disturbi di questo genere sono più comuni in soggetti over cinquanta, in sovrappeso, che fanno abituale consumo di bevande alcoliche, oppure che presentano delle malformazioni anatomiche del setto nasale.
I sintomi più tipici del russamento sono collegati a una cattiva qualità del sonno, che presuppone di norma l’insorgenza di cefalee mattutine, crisi ipertensive, sonnolenza durante il giorno e difficoltà di applicazione a qualsiasi tipo di attività lavorativa.
Si tratta di un fenomeno che può variare nel tempo, sia in peggio che in meglio, probabilmente a causa del diverso stile di vita del soggetto, infatti coricandosi dopo un pasto leggero e poco abbondante chi russa ha maggiori probabilità di dormire tranquillo.
Anche l’indice di massa corporea è un fattore che condiziona notevolmente le persone che russano e che pertanto dovrebbe essere contenuto all’interno del proprio valore standard.
Viene spesso consigliata una visita dallo specialista in otorino per rilevare se sono presenti difetti anatomici del setto nasale o del palato molle.
Secondo la maggioranza dei pareri scientifici le persone che russano dovrebbero dormire con il busto leggermente sollevato per facilitare la respirazione.
A questo scopo sarebbe opportuno fare impiego di reti ortopediche motorizzate in grado di rialzare la parte alta del letto, consentendo al soggetto di dormire in posizione non completamente orizzontale.
Oltre a questo dispositivo è raccomandato utilizzare anche cuscini ortopedici progettati appositamente per tenere il capo sollevato durante le ore notturne.
Esistono in commercio prodotti di ultima generazione comprendenti set di materasso e guanciali, ideali per questo tipo di disturbo.
Si tratta di supporti realizzati con materiali speciali il cui ruolo è quello di sostenere il corpo senza alcuna forzatura, ma rispettando la sua conformazione anatomica.
Inoltre sostengono la parte alta del busto (comprendente collo e testa), con un’angolazione studiata proprio per facilitare la respirazione durante il sonno senza alcuna forzatura sulla colonna vertebrale.
Si è visto che utilizzando adeguati presidi come rete motorizzata, materasso e guanciale ortopedici, anche i soggetti a rischio di apnea ostruttiva notturna mostrano un netto miglioramento.
A seconda delle singole esigenze è possibile calibrare sia l’altezza della rete, sia l’altezza dei cuscini ortopedici, tenendo conto che durante la notte gli episodi di russamento possono aumentare o diminuire la loro frequenza e quindi richiedere un diverso supporto anatomico.
Bisogna infine tenere presente che i materiali costitutivi di questi prodotti garantiscono una perfetta termoregolazione del corpo, evitando accumuli di calore che potrebbero aumentare la frequenza respiratoria e quindi il russamento.
Il fattore termico è infatti una delle concause responsabili di questo problema, che si manifesta più intensamente in ambienti surriscaldati o dove non è possibile un adeguato ricambio d’aria.